Le
mani hanno divelto le pietre
denudando
il fianco della terra
offrendolo
al filo tagliente del vomere
hanno
scavato tra le zolle un solco
e seminato un seme al riparo dall’inverno
e seminato un seme al riparo dall’inverno
L'uligine
indebolirà il tegumento
s’apriranno
le cotiledoni al tenero germoglio
vincerà
la terra perforandola
per
raggiungere la luce e proseguire
verso
il cielo, senza risparmio
emetterà
le foglie e porterà fiori alla primavera
scorrerà
linfa dalla pioggia alle radici
si
piegherà cantando nella furia del vento
accenderà
nel giorno la fotosintesi
ascolterà
la luna e gli influssi celesti
sveglierà
l’allodola alle luci dell’alba
le
api conosceranno la sua feconda dolcezza
nutrirà le creature con i frutti del sole
nutrirà le creature con i frutti del sole
e si
darà nuovo seme alla terra
nel
ciclo della vita e delle stagioni
per
custodire nel suo DNA l’esperienza
di
aver vissuto d’amore per amare
Verranno
nuove mani e nuovi occhi
in
questo fertile campo
a
seminare mietere e vendemmiare
a
portare sulla tavola il pane e il vino della terra
ad
unire gli uomini e celebrare
la
verticalità dell’anima
Che meraviglia aver iniziato a seguire questo cammino che porta a tanto raccolto! Questa poesia si fa terra e frutto e il frutto si fa poesia e nel medesimo istante la sento con le mani e ne ascolto la voce .
RispondiEliminaè bello leggere questa tua partecipazione!
EliminaGrazie per il tuo sostegno
Buona serata