venerdì 26 giugno 2015

Il profumo delle magnolie


Erano giorni di giugno
a sostenere i passi leggeri...
passando vicino ai giardini
m’accolse il profumo delle magnolie

dal verde e lucido fogliame
ornato dai carnosi fiori
ad offrire candore, suggevano
golose api aromatico nettare.

Ho pensato a te,
al tuo biancore che affiora
sulla tua pelle piacevolmente
pallida, non ho resistito a
raccoglierne un petalo.

Lo conserverò nel mio quaderno
di poesie, ed in quelle pagine
imbevute d’oli essenziali
scriverò di te, di noi,
dell’emozioni che mi regalerai,
in versi che il tempo custodirà.

mercoledì 24 giugno 2015

La luce dei tuoi occhi


Ad ogni estate rinasci sempre bella
mi appari ancora celeste come allora
quando i miei occhi scoprirono
la tua dolcezza in fondo al tuo sguardo

Allora non sapevo quanto fosse intenso
il tuo profumo e quanto fosse dolce il tuo nettare
Ti sono grato per averlo donato a me.

Sento ancora vivo il canto del porto,
il profumo del gelsomino sulla terrazza
dove guardammo insieme la luna.

Gli anni insieme trascorrono benevoli,
sei radiosa nei tuoi colori mentre
giochi a combinare i vari gioielli,
superflui contorni alla luce dei tuoi occhi.

Se il tempo mi regalasse l’alba
del nostro sogno, ti offrirei
ancora il mio cuore e tutto
il tempo a me concesso.

lunedì 22 giugno 2015

Profumo calabrese


Terra baciata dal mare
accarezzata dal vento
e illuminata dal sole
colorata di fiori
profumata e unica
dal suo sentore calabrese.

Piange il cuore dei tuoi figli
migranti di altri tempi
ancora amanti fedeli
vedono e sentono in Te il sapore
della propria vita,
ed ogni sguardo sulle tue bellezze
sono attimi di silenziose memorie.

Ogni ritorno è ritrovare casa
e  sono istanti di felicità
nutrita dalle tue spiagge
dai tuoi boschi, dalle alture
tra due mari, dal sorgere
e tramontare del sole
dalle mille voci che riempiono
le valli e le vie,
e dal tuo canto oh Calabria mia.

sabato 20 giugno 2015

Gargnano


Sono riva dove lambisce l’onda
in docili carezze di lago,
sono perpetuo respiro
congiunzione di due linee di terra.

Un bianco triangolo riempie l’orizzonte
alla ricerca di un libero movimento.
Passeri accoglienti danzano a richiedere briciole
cinguettano con abitudine domestica
ti guardano gli occhi e poi le mani.

L’avviso ai naviganti è una scia
di schiuma che invia lo stesso messaggio
ad entrambe le rive.
Non mancano i gabbiani
a solcare i cieli e illudere verso il mare.

Gargnano mi appare così,
un incontro solitario,
un viaggio dentro il proprio tempo.
Un solletico per cronos,
una campana per risvegliare lo spirito.

Gli ingredienti d’un sereno momento
sono tutti qui, sebbene le tue mani
e i tuoi occhi siano lontani,
l’ariella serale mi conduce alle tue carezze

domenica 14 giugno 2015

I tigli


In questi giorni di giugno
mi chiama un forte profumo
di dolcezza avvolgente
dalla loro altezza gialle infiorescenze
di tiglio sorridono in pentamere
corolle che ignare risvegliano
dai miei archivi neuronali
i versi del poeta russo
viaggiatore di spazio e di tempo.

Arrivano come un telegramma
ridestando ogni giorno il rumore del treno,
Fu lui ad invitarmi
a fantasticare questo profumo
mentre sotto i miei ulivi carichi di polline
lessi le emozioni de Il dottor Zivago.

Furono poi i viali della città dello stretto
adagiata tra il mare e le montagne
a presentarmi l’ebbrezza che riempie
il silenzio con l’intensità.

Sarà forse il profumo dei tigli
quel legame che accomuna
ogni luogo dove costruisco una vita
spendendo il tempo del vivere.

domenica 7 giugno 2015

Ius soli


Il sangue giunge da lontano
intriso di speranza e sacrificio,
scorre in voi la nostalgia
per il passato, ma fiorisce
il futuro nel primo vagito.

Seme che germoglia di fresca vita,
radici che s’affrancano al territorio
nutrono nuovi cittadini.
Voci, occhi, mani, che arricchiscono
di suoni, colori, e idee gli angoli
ingrigiti dalla polvere del tempo.

Mescola che unisce giovani menti
contaminazioni preziose, portatrici
del futuro dei popoli. Venite,
nel diritto della natia madre Terra
ad essere cittadini senza confini,
ciò che da il luogo di nascita
non può toglierlo la politica.

Sedetevi tra i nostri banchi
insieme guarderemo avanti
non risorse ma energie
per questa umanità in cammino.

martedì 2 giugno 2015

Messina


Messina è oltre l’orizzonte
in quel tratto di mare stretto
dove combattono Scilla e Cariddi,
lì trovano respiro i miei ricordi

Ritornano con l’odore dei tigli,
alberi sparsi nei viali, nel corso
in ogni angolo, fiorivano proprio
nei giorni festosi della Lettera

Ho consumato molte scarpe sulle
strade, raccogliendo ogni tipo
d’emozione, ho in me tanti legami,
la voce della tua gente,le chiese
i palazzi, le piazze e i tuoi viali 
il porto con i traghetti e altre navi.

La statua della Madonna domina
il porto e accoglie benedicendoli
i viaggiatori. Di fronte Nettuno
sorge calmo dalle acque, con potenza
incatena i mostri come avversità

D'ovunque si vedeva e sentiva
il mare ed anche il gallo cantare.
Guarderò ancora il campanile mentre
rientro nella mia stanza dei ricordi

Adesso sento tutto da lontano
e forse le strade sono cambiate
ma le tue foto sono custodite
nella mente pronte ancora a vivere