lunedì 24 marzo 2014

quasi primavera















Nel parco la primavera t’accoglie
si notano narcisi, pruni vestiti di bianco e campi tinteggiati di verde.
Solitaria, la selvaggia Maonia di giallo illumina gli spogli cespugli.

E le pervinche,
le loro sfumature viola sui tappeti di foglie incantano.
No, non vi è dubbio alcuno, le bellezze escono prorompenti
con luminose magnificienze per l’occhio cercante
cullato e nutrito dall’aria carica di canti e profumi.

Oggi tutto viene turbato, sferzato dal vento
che urla tempesta fra i rami sopraffatti nelle sue danze
la pineta racconta la collera tra il cielo e la pianura
della deturpante e vile mano dell’uomo

La pioggia pesante taglia l’aria al visitatore
lui piuttosto che vento vuole essere foglia
e camminare solitario tra Dio e il tempo
nutrito di speranze che la primavera porterà in sé

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