domenica 14 giugno 2015

I tigli


In questi giorni di giugno
mi chiama un forte profumo
di dolcezza avvolgente
dalla loro altezza gialle infiorescenze
di tiglio sorridono in pentamere
corolle che ignare risvegliano
dai miei archivi neuronali
i versi del poeta russo
viaggiatore di spazio e di tempo.

Arrivano come un telegramma
ridestando ogni giorno il rumore del treno,
Fu lui ad invitarmi
a fantasticare questo profumo
mentre sotto i miei ulivi carichi di polline
lessi le emozioni de Il dottor Zivago.

Furono poi i viali della città dello stretto
adagiata tra il mare e le montagne
a presentarmi l’ebbrezza che riempie
il silenzio con l’intensità.

Sarà forse il profumo dei tigli
quel legame che accomuna
ogni luogo dove costruisco una vita
spendendo il tempo del vivere.

4 commenti:

  1. Caro Francesco, non passo da tanto, di qua. Sono mortificato.
    Vedo che la tua delicata poesia tocca argomenti molto vari.
    Questo dei tigli mi colpisce, anche se io non conosci bene i nomi degli alberi.
    Ma qui racconti qualcosa della tua esperienza di vita. Mi piace, mi tocca.

    Anche l'altra poesia sui migranti tocca un tema che in questi giorni ci colpisce, o meglio direi, ci ferisce.
    Devo dire, anche se non sono un seguace della chiesa, che su questo tema così umano, soltanto Bergoglio ha saputo usare toni e parole perentorie e di giusta e ferma condanna di tutti coloro che hanno fatto della tragedia dell'immigrazione una speculazione politica e mediatica.
    Trovo poi enormemente squallido il razzismo italiota, perchè, ne sono certo, praticamente in ogni famiglia ci sarà uno zio, un cugino, o un nonno, a suo tempo emigrato e sottoposto alla stessa miseria che oggi vogliamo riservare ai nuovi migranti.
    Devo dire, che per quello che vedo, al di là delle parole a vanvera, molti nostri concittadini si sono dati da fare in modo concreto per aiutare con qualche dono. Mi rincuora molto questa presenza di muti eroi normali, che non hanno bisogno di una vetrina per essere uomini.

    Un caro saluto,
    Piero

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    1. grazie Piero, per il tuo commento. Le tue parole arricchiscono sempre e sono mezzo di comunicazione che ci rivela un comune sentire.
      Buona giornata
      Francesco

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  2. Questo è quello che manca nel mondo: POESIA.

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    1. grazie Massimiliano e benvenuto!
      Un caro saluto
      Francesco

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